I sistemi impiantistici e Ie apparecchiature che utilizzano Ie lampade a raggi ultravioletti UV-C non sono di certo un’innovazione tecnologica.

La potenzialità germicida delle radiazioni ultraviolette UV-C comprese nello spettro delle lunghezze d’onda tra i 225 e i 302 nanometri (precisamente 253,7 nm, figura 1) é stata ampiamente utilizzata fin dalla metà degli anni ‘90 per migliorare significativamente la “qualità” deIl’aria negli impianti HVAC in conseguenza aII’incremento   apportato aIl’efficienza  delIo scambio termico, operazione questa che da sola può ridurre di un buon 25 per cento il consumo di energia dell’impianto.

 

Va detto che I'utiIizzo delle lampade UV-C non comporta di per sé un risparmio di energia, anzi, ma I’azione di sterilizzazione diretta sulle batterie di scambio termico, aumentandone la loro capacità di raffreddamento, oltre ad assicurare una "igienizzazione" delI’aria trattata, accresce il potenziale di risparmio energetico deII'intero impianto.

 

Studi recenti hanno dimostrato che I'esposizione di una batteria di raffreddamento alle radiazioni UV-C comporta mediamente una riduzione del 10% delle perdite di carico, cioè delI’energia ceduta dalla portata d’aria nell’attraversamento deII’unità di trattamento, ed un aumento del 14,55% dei livelli di coefficiente di trasferimento del calore rispetto alle condizioni standard (senza lampade).

 

Ora che la sterilizzazione delle apparecchiature e degli ambienti è diventata essenzialmente un’operazione di sanità pubblica, diventa forte la richiesta di utilizzare negli impianti HVAC Ie lampade germicide UV-C.

Ma se da un lato Ie lampade UV-C risultano certamente una scelta consigliata, il loro impiego rappresenta pur sempre un intervento tecnico con benefici e controindicazioni.

Pensare che l’inserimento delle apparecchiature UV-C possa risolvere in modo definitivo il problema della sterilzzazione dell’aria e degli ambienti confinati rappresenta una scelta quasi sempre non razionale e dunque non priva di rischi. Viceversa, con Ie dovute precauzioni progettuali, e soprattutto se sinergico ad altre soluzioni, il sistema con lampade UV-C risulta un valido, e non trascurabile, aiuto al contenimento della diffusione delle infezioni non solo virali.*

​

*Art: Luca Ferari RCI 2020